Bellezze di ieri e di oggi

Sembra che le persone oggi abbiano un solo ed unico obbiettivo: essere belle.

Ma cos’è davvero la bellezza?!

Il filosofo francese Paul Valèry affermava: “definire il bello è facile: è ciò che fa disperare!”. Questa è  sicuramente la definizione che preferisco. Si può interpretare in diversi modi, ma rimane sempre e comunque veritiera. La bellezza fa disperare gli uomini che vengono ammaliati dalle sinuose curve e occhi da cerbiatto di noi donne. La vera disperazione però è quella delle donne che tentano in qualsiasi modo di dimagrire con diete massacranti, ricoprire di fondotinta il loro viso per nasconde l’acne o addirittura sottoporsi ad interventi chirurgici per rifarsi un seno che va già perfettamente bene così com’è.

Ogni cultura, nel tempo, ha cercato di creare dei propri canoni di bellezza rovinando però di fatto la vita di molte donne che spesso sono state costrette ad intervenire anche in modo irreparabile sul loro corpo. Nel Settecento e Ottocento per avere una vita sottile, le donne si strizzavano in busti di stecche di balena fino a rompersi le costole, le donne cinesi si bendavano i piedi fin da piccole per avere un piedino piccolo che veniva considerato un vero e proprio segno distintivo di bellezza. Per fortuna con il tempo le cose sono cambiate, ma forse non così tanto come speriamo visto che molte donne abusano della chirurgia estetica per diventare Barbie viventi.

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Nel corso della storia i cambiamenti culturali e sociali hanno portato a un’evoluzione dei canoni di bellezza del corpo femminile. Nel Settecento le nobil donne dovevano essere panciute e paffute, come quelle immortalate nei quadri dell’epoca, simbolo del benessere economico delle classi agiate. Guai a mostrare muscoli o visi arrossati, quelle erano le caratteristiche di chi lavorava nei campi e non poteva permettersi da mangiare.

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Dai primi anni del Novecento qualcosa è cambiato, anzi moltissimo, soprattutto dopo il periodo di privazione degli anni ’20 con l’effettiva entrata della donna nella società in cui inizia a lavorare e reclamare gli stessi diritti e doveri dell’uomo. I modelli da seguire non sono più le donne immaginarie dei ritratti, ma attrici che diventano vere e proprie DIVE.

I due esempi più significativi sono sicuramente Marilyn Monroe (anni ’50) e Audrey Hepburn (anni ’60), una l’opposto dell’altra. La  prima è icona di femminilità e sensualità grazie anche alle sue forme morbide mentre la seconda è simbolo di eleganza e raffinatezza con un fisico filiforme.

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E oggi?! Nella società industriale contemporanea, dove l’eccesso di peso provoca molti problemi alla salute, il grasso e la rotondità non sono più di moda, anzi è sinonimo di un corpo non curato e di assenza di attività fisica. Il fisico minuto, asciutto con curve non esagerate sta prendendo il sopravvento tra i gusti sia femminili che maschili. Da pochi anni però si è diffusa un’altra scuola di pensiero: non esiste un vero e proprio modello, certo il bombardamento mediatico di modelle mini size continua imperterrito, ma per fortuna grazie ai nuovi metodi di comunicazione hanno preso piede anche le mode per le donne curvy ,e se persino Vogue mette in copertina donne plus size in lingerie intitolando “BELLE VERE” forse qualcosa sta cambiando davvero!!!

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Voglio essere positiva per una volta, non dobbiamo più essere tutti uguali e imitare le celebrità, non ci vestiamo più tutti nello stesso modo e non dobbiamo più essere superformose o magrissime, possiamo scegliere.

Finalmente possiamo scegliere di essere come siamo, come vogliamo. Anche la moda ce lo consente, stiliste come Elena Mirò hanno dato la possibilità alle donne con qualche taglia in più di sentirsi belle e glamour. Il mercato non propone più un’immagine standard, ma anche donne reali come quelle delle campagne pubblicitarie della Dove con rughe e “ciccette sballonzolanti” per dirlo alla Bridget Jones. Grazie a loro possiamo ben notare che la magrezza non è sicuramente sinonimo di bellezza, altrimenti perché donne formose come Monica Bellucci, la cantante Adele o Sara Ramirez (la dottoressa Torres di Grey’s Anatomy) fanno sognare gli uomini anche più di Kate Moss?!

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Come dice Mahatma Gandhi:La vera bellezza, dopo tutto, consiste nella purezza del cuore” 

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Elisabetta

B2B